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Inviato da avatar Maria Cristina Treu il 17-05-2011 alle 11:57 Leggi/Nascondi

Il grande afflusso di studenti e di persone giovani che vanno nei locali e ad abitare nel quartiere, perchè trovano situazioni a costi contenuti, lancia la zona. Di seguito si dà avvio alla speculazione edilizia e all’inflazionamento della zona, che porterà presto alla sua saturazione, alla congestione e poi all’implosione.

Questo è un fenomeno tipico di tutte le città.

Con l’avvento degli anni ’80 e della speculazione edilizia  i Navigli si trasformano: gli abitanti del quartiere cambiano, le case di ringhiera vengono ristrutturate, si trasformano in residenze alla moda e vengono acquistate da persone più agiate. Nasce la Milano da bere.

Cambia anche il tessuto commerciale e produttivo della zona cambia: spariscono gli artigiani, le botteghe degli artisti e gli esercizi di vicinato.

Nel 1983 escono i primi piani integrati e comincia l’operazione di progettazione urbanistica per parti. Si avvia la trasformazione “molecolare” della città: le trasformazioni della zona avvengono in modo sotterraneo, senza il rispetto delle regole.


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