L’Isola Pedonale Estiva è un momento centrale nella vita del quartiere dei Navigli e dell’intera città di Milano , le cui criticità non occorre qui ripercorrere, in quanto a tutti note.
Dal punto di vista amministrativo, essa viene concessa dall’Amministrazion eall’associazione richiedente secondo la formula della “manifestazione culturale”, con relativa scontistica (molto consistente) sul pagamento della COSAP. Ciò avviene per prassi , nonostante, a partire dall’anno 2006, siano le diverse Associazione dei Commercianti le uniche protagoniste della richiesta (precedentemente, la configurazione delle associazioni sul territorio vedeva una “mescolanza” di commercianti e attività artigianal-culturali). Ne è risultata, come ovvia conseguenza, un’isola sempre più esclusivamente commerciale, con programmi culturali approssimativi e poco lungimiranti: del resto, non si può certo chiedere a dei commercianti di fare altro che i commercianti.
Unica esperienza differente, per organizzazione e risultati, si è avuta nell’anno 2007, quando è stata realizzata una formula sperimentale ed innovativa, che prevedeva l’interazione tra diverse realtà associative, ciascuna per le proprie peculiari capacità, coordinate da una segreteria organizzativa: si è così dato vita al Cartellone Culturale Estivo 2007 “Navigli Live – Estàa cunt el Giass”. Ricevuto affidamento di incarico diretto dal Comune di Milano e con fondi sia pubblici che privati, la segreteria organizzativa, con modalità terze e trasparenti – conto bancario dedicato, relazioni costanti alla pubblica amministrazione, rendicontazione economica finale – aveva dato luogo ad una serie di appuntamenti musicali e culturali che avevano riscosso un discreto successo di pubblico e di immagine. Senza trascurare il dato significativo di essere a tutt’oggi ricordata come l’isola estiva in cui minori sono stati i disagi lamentati dai Comitati dei Residenti.
Era solo l’inizio di un cammino… che, purtroppo, si è bruscamente interrotto nelle stagioni successive, gestite da altri soggetti, con programmi imitativi del 2007, ma senza ovviamente coglierne l’anima: ovvero, sviluppare un percorso verso la qualificazione dell’area quale Polo del Tempo Libero di Qualità, con la realizzazione di attività culturali e sociali in grado di riposizionare l’immagine della zona sia verso la “clientela” dei locali che verso l’opinione pubblica in generale, in modo tale da ottenere duplici vantaggi e per i residenti e per i commercianti.
Oggi, data l’urgenza della situazione, si ritiene che una misura temporanea debba essere adottata tenendo conto sia della irrinunciabilità della manifestazione per la categoria dei commercianti sia della chiarissima volontà contraria dei Comitati dei Residenti. L’isola 2011, quindi, potrebbe essere approvata ancora una volta come “manifestazione culturale”, ma affidando a una terza parte la progettazione e la gestione del programma delle attività sociali e culturali, da finanziarsi con la differenza tra la tariffa piena prevista per la stessa manifestazione sec onsiderata come “commerciale” e la tariffa applicata.
Il soggetto terzo dovrebbe essere in grado di elaborare un programma avente la doppia utilità e verso i commercianti finanziatori e verso i residenti, ottenendo il “placet” di tutti gli attori sociali in gioco, tramite un loro coinvolgimento concreto e pragmatico. Questi passaggi potranno essere chiaramente previsti nella delibera istitutiva e, anzi, sarebbe un passo avanti di notevole importanza l’inserire nella medesima il programma socio-culturale definitivamente progettato (cosa mai avvenuta per il passato: veniva approvata una manifestazione culturale senza programma culturale!!!!).
Tutto ciò avrebbe chiaramente un significato ed un senso se e solo se inserito in un contesto di controlli tali da rendere reale il rispetto delle regole fondamentali all’interno di un’isola pedonale (sicurezza, inquinamento acustico, pulizia, rispetto degli spazi occupabili, etc.).
P.A.N. – Navigli Live
Il Coordinatore
Luciano Bartoli