Valorizzazione degli orti urbaniIn via Chiodi, dopo una trentennale attesa delle decisioni comunali circa l'ampliamento del Parco Teramo, ho deciso di realizzare un grande insediamento di orti urbani, mutuati dalle esperienze proposte nei paesi consorziati nell'Office international du Coin de Terre e des Jardins Familiaux. Si è nel tempo realizzato un modello di uso del territorio verde, non utilizzabile dall'agricoltura professionale, che può integrarsi positivamente con i parchi urbani di progettazione classica. Purtroppo nessun ente di gestione territoriale ha, finora, introdotto uno schema normativo che preveda interventi di questo genere, limitando perciò ai pochi orti comunali la legittimità e lasciando in un'area "grigia" quelli sperimentali di via Chiodi e nella totale illegittimità quelli abusivamente realizzati su territorio pubblico/privato dismesso. Poiché le molte aree che potrebbero essere candidate a ricevere altri simili insediamenti si trovano generalmente nel Parco Sud, è indispensabile adeguare il PTC per introdurvi modalità che rendano compatibili le trasformazioni ad orti. In particolare ciò potrebbe avvenire proprio nel territorio corrispondente al Parco delle Risaie, ma anche in molte altre aree anche già utilizzate come parchi pubblici. Nel caso del Parco Teramo si è recentemente costituito un gruppo di lavoro che proporrà l'"adozione" da parte del quartiere del parco esistente e di tutte le parti non ancora acquisite o allestite, anche valorizzando la funzione sociale degli orti.
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